XV DOMENICA DOPO PENTECOSTE  Luce sull'abisso

25.08.2018
Questa è l'ultima elle «Domeniche dopo Pentecoste». Forse per questo la Chiesa, nell'episodio liturgico d'oggi, contempla il mistero della morte terrena nella luce della nostra Salvezza Divina. Dice S. Paolo, finendo la lettera: «Cristo Gesù ieri ed oggi: egli è nei secoli!». Ecco, infatti, il Divin Salvatore di fronte alla morte, che ci è tremenda (Vang.). Ogni nostro feretro è incontrato da Gesù. Egli è Risurrezione; non vuole, perciò che, senza speranza, si pianga, dinanzi a chi vive una una vita migliore. Egli dirà una parola: e la salvezza durerà eterna. 


Vangelo secondo Luca: 7, 11 - 16

11 In seguito si recò in una città chiamata Nain e facevano la strada con lui i discepoli e grande folla. 12 Quando fu vicino alla porta della città, ecco che veniva portato al sepolcro un morto, figlio unico di madre vedova; e molta gente della città era con lei. 13 Vedendola, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». 14 E accostatosi toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Giovinetto, dico a te, alzati!». 15 Il morto si levò a sedere e incominciò a parlare. Ed egli lo diede alla madre. 16 Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi e Dio ha visitato il suo popolo».