V DOMENICA DOPO L'EPIFANIA Ultima visione natalizia
Con l'odierna liturgia si giunge ai confini del tempo natalizio. Ora il quadro è completo: da una parte Gesù con il miracolo della moltiplicazione dei pani rende perfetta l'epifania della sua potenza, dall'altra l'incombente tenebra del peccato fa urgente la necessità della redenzione (Postevang., Pref., Confr.). Alla soglia del tempo penitenziale torna per l'ultima volta a rallegrare i cuori la visione lontana del mistero natalizio e di Maria.
Letture: Libro dei Numeri 20, 6-13.
San Paolo ai Romani 13, 8-10.
Vangelo di Luca 9, 10-17
10 Al loro ritorno, gli apostoli raccontarono a Gesù tutto quello che avevano fatto. Allora li prese con sé e si ritirò verso una città chiamata Betsàida. 11 Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevan bisogno di cure. 12 Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». 13 Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». 14 C'erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». 15 Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. 16 Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. 17 Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste.